Io faccio un giro fuori dal tempio per vedere semplicemente il movimento della gente: ragazzi che si danno appuntamento lì, giude che cercano di formare gruppi per far loro visitare il tempio (a pagamento ovviamente), un nonno che porta il nipote a visitare il tempio, (un bambino dolcissimo, quando i nostri sguardi si incrociano io sorrido e lui mi stampa in faccia un sorriso a 40 denti), i ragazzi che portano i risciò che cercano clienti, intere famiglie che fanno foto e si inoltrano nella strada dei souvenir, una "bella" baraonda. M'infilo in metro e vado a Shibuya. Ho deciso per un'immersione nella musica prima della partenza: HMV arrivo! Breve giro al piano Japan e lunga sosta al piano rock & pop. Sento nell'aria un pezzo molto tosto, vado al banco cassa e vedo il cd di un gruppo: "Valencia". Giro alla ricerca di una postazione dl'ascolto di sto disco... e la trovo: il pezzo si chiama "head in hands" ed è trooooppo tosto.
Mi esalto un po' ed ascolto qualche altro brano, per brevi istanti penso anche di comprarlo ma sicuramente lo scaricherò. Poi sento un altro gruppo, tali "Addison Road": carini dascaricare tutto il disco, un passaggio veloce su "do me more" della Amuro, ed un passaggio per il cd dei Jonas Brothers (brutto). Poi mi vedo con Alby per il pranzo. Mangiamo in un Lotteria (se vi piace mangiare nei fast food ve lo consiglio, io fan sfegatato del Mac Donald, in Giappone ho preferito questo). Dopo pranzo sono costretto a recarmi a Niombashi per restituire il cell.noleggiato: tutto tranquillo, nessun intoppo, duemila ringraziamenti del giovanotto che ritira il cell. Torniamo a Shibuya e ci dividiamo di nuovo. Io faccio due passi nonostante la pioggia e poi mi dirigo alla Tower Record. Ricordate bene: la Tower record ha tantissime postazioni per l'ascolto di roba nuova, vecchia e vecchissima (anche cd dei Beatles erano ascoltabili), ma per DVD movie e TV drama è poco fornita. In compenso ha un discreto assortimento di cd dei musical: su tutti troneggia Wicked in giapponese (no no, tranquilli, non l'ho comprato, sono fissato ma non fino a sto punto), c'è il cd del Broadway cast di Spring Awakening... vuoi vedere che... siiiii!!! C'è!!! Il doppio cd di "in the Heights" quanto quanto sta?3150 yen: il mio cervello lavora in fretta... 18 euro. Eureka, è mio, deve essere mio, che fortuna, che culo!!! Lo compro di corsa e scopro che il talloncino che ti fanno vedere ogni tanto alla cassa è per raccolta punti per sconti; che bello, soprattutto saperlo l'ultimo giorno, che cretino io a non averlo chiesto prima... vabbè sarà per la prossima volta.
Faccio un giro tra i TV drama e resto ancora una volta sorpreso per la mancanza di cofanetti di "Lost". Ma non c'è in Giappone? Non è arrivato (non è possibile), non ha avuto successo (strano)? Un mistero! Indagherò su Internet. Mi rivedo con Alberto e torniamo verso Asakusa per cenare in un localino tipico giapponese, vicino all'albergo (la zona è Nishi-Asakusa). Il locale si chiama "Sometaro" ed è specializzato in okonomyaki: si! di nuovo okonomyaki, ma stavolta li facciamo noi.
Precisiamo che nel locale giappo bisogna togliersi le scarpe, altrimenti non si entra. La tizia prende le ordinazioni e ci porta gli impasti. Prima differenza rispetto al locale di Shibuya: non usano l'olio usano la sugna... alla faccia della leggerezza. Seconda differenza: Taibi aveva fatto soffriggere prima gli ingredienti da cuocere, tipo la carne cruda o i gamberi crudi. Qui la tizia ci invita ad "ammiscare" tutto insieme e poi a buttarlo sulla piastra dopo che la "nzogna" si è sciolta. Obbediamo e buttiamo l'intruglio amalgamato sulla piastra. Aspettiamo i 4 minuti di cocimento del lato di sotto con ansia: si avvicina il momento di "capotare" l'okonomyaki. Ecco, ci siamo, vado prima io...ed il risultato è eccellente, non ci posso credere! Ma si, è facilissimo, tutta una questione di tecnica... meno male che mi ricordavo come aveva fatto Taibi.
Ora ecco Alberto...e su... perfetto! Ora dobbiamo solo spennellare con la salsa e se magna.
Cavolo quanto riempiono sti cosi, sono una bomba ipercalorica. Siamo un po' tristi per la fine di questa esperienza ma possiamo dire di aver "pariato". sosta obbligatoria al Seven/Eleven per piccolo rifocillamento di schifezze varie (ho trovato le halls mentoliptus all'uva) e dritti in albergo per fare i bagagli.