Breve racconto decisamente romantico, non adatto ai deboli ai "denti" che rischiano con eccessi "zuccherosi". Per tutti gli altri sventurati che come me patiscono le pene dell'amore (ma fortunatamente anche le gioie), buona lettura.
Fonte: besport.org |
La prima volta che il mio
cuore ha tremato nel modo giusto è stato decisamente nel posto
sbagliato.
Un luogo buio umido, chiassoso pieno di gente
sconosciuta che ti scruta, ti esamina
dall’alto in basso, sembrano voler capire con un solo colpo d’occhio cosa hai
dentro…. Ma anche cosa hai sotto i vestiti.
Squallidi commensali ad un banchetto in cui anche se solo
per un momento sono io il cibo.
Poi ho incrociato il mio sguardo con il tuo, conoscevi tutti
lì, ma nei tuoi occhi non c’era malizia, solo ingenua voglia di piacere a tutti
di essere in comunione con tutto quello che ti circondava, senza paletti e
senza paraocchi.
Mi hai sorriso e lì ho capito che fino a quel momento avevo
perso più di 30 anni a cercarti, che forse eri lì da sempre aspettando che
finalmente arrivassi, come se ci fossimo dati appuntamento da tempo ma io non riuscissi
a trovare la strada, e mi perdessi ogni volta.
Da quel momento quando il mio sguardo incrocia il tuo rivivo
di nuovo quell’istante:
ogni giorno di questi tre anni insieme so che sentirò di
nuovo quel tuffo al cuore, che toccherò di nuovo la pura felicità solo vedendo
i tuoi occhi sorridenti perdersi nei miei, con una dolcezza senza fine, sempre come
se fosse la prima volta.
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